di Anima Prava (2003, rivisto 2023)
Questo articolo riguarda l'installazione e la prima configurazione di D2 in versione aggiornata su un computer dei nostri giorni con grafica moderna, principalmente per giocare in Single Player. Alcune informazioni utili per giocare si trovano negli altri Articoli e nella Introduzione alla Guida Single Player.
Descent (D1, D2, D3): alcuni anni si trova
e altri no. Se si trova compriamolo, ormai non costa molto. A titolo
indicativo vedere:
Good Old Games (GOG, www.gog.com),
Epic Games (www.epicgames.com),
STEAM (store.steampowered.com).
Non è detto che tutte le versioni che acquistiamo girino così come sono sul nostro computer. Possiamo installare D1 e D2 in un emulatore DOS, vedere l'articolo Installare D2 in DOSBox, ma non vale la pena giocarci: la risoluzione grafica è molto scadente, il supporto dei Joystick è limitato e ci sono dei bachi.
Non giocheremo con D2 originale. Installeremo invece un Source Port, cioè una versione moderna, gratuita e legale, adatta a un computer attuale, con resa grafica molto migliore. Però per rispettare le licenze d'uso e i diritti d'autore (la proprietà intellettuale) sono necessari alcuni file presi da una installazione originale regolarmente acquistata.
ALIEN1.PIG
ALIEN2.PIG
DESCENT2.HAM *
DESCENT2.HOG *
DESCENT2.S11
DESCENT2.S22
FIRE.PIG
GROUPA.PIG
ICE.PIG
WATER.PIG
2) Poi ci sono i tre file delle animazioni nel formato proprietario MVL. La lettera H nel nome file sta per High Resolution (alta risoluzione... per l'epoca). Occupano circa 221 MB in totale. È possibile impostare D2 in modo che non apra le animazioni, ma è un peccato, sono piacevoli. Andranno nella sotto-directory DATA.
INTRO-H.MVL
OTHER-H.MVL
ROBOTS-H.MVL
3) Il seguente file, non indispensabile ma ricco di informazioni (in inglese). Sarà bene creare una sotto-directory README per metterci questo tipo di file.
README.TXT
4) Un file con la DEMO originale (non indispensabile ma divertente). Attenzione, andrà nella sotto-directory DEMOS.
DESCENT2.DEM
D2-2PLYR.HOG
D2-2PLYR.MN2
D2CHAOS.HOG
D2CHAOS.MN2
Dal rilascio del codice sorgente di Descent e Descent 2 sono nati vari progetti Source Port, per dettagli vedere l'articolo Cronache di Descent. Tra i tanti, preferisco DXX-Rebirth per i seguenti motivi:
(1) Comprende Descent 1 e
Descent 2;
(2) Ci sono eseguibili per Windows, Linux e MacOS;
(3) Il codice sorgente si compila facilmente in Linux;
(4) DXX-Rebirth è molto stabile;
(5) I bachi sono pochi e accettabili;
(6) Il menù offre nuove opzioni interessanti.
Per chi ha fretta, ecco gli eseguibili pronti all'uso di Descent 1 (D1X)
e Descent 2 (D2X) aggiornati al Gennaio 2024, compilati da maggu2810.
Nel pacchetto troveremo gli eseguibili pronti all'uso per Windows,
MacOS, nonché Linux AppImage (Ubuntu 20.04, Ubuntu 22.04). Circa 108 MB.
dxx-rebirth_20240108-
625cc95-maggu.zip
Eventuali versioni più recenti di questi pacchetti precompilati si possono scaricare dalla pagina GitHub di maggu 2810 al link seguente. Cliccare su ASSETS.
github.com/maggu2810/dxx-rebirth/releases
Per scaricare il codice sorgente da compilare, aggiornato in tempo reale, aprire la pagina GitHub di DXX-Rebirth al link seguente. Selezionare CODE e poi DOWNLOAD ZIP.
github.com/dxx-rebirth/dxx-rebirth/
Windows. Una volta trovato il pacchetto precompilato per Windows, estraiamo la cartella D2X-Rebirth (o D1X-Rebirth). Diventerà la cartella principale di Descent 2 (o D1).
Linux (dai Repo). Molte distribuzioni Linux hanno D2X-Rebirth (e D1X-Rebirth) nei loro Repository, purtroppo spesso in una versione obsoleta (come la 0.58.1). Installiamola comunque per provare se tutto funziona. Poi andremo a sostituirla con una Appimage più recente. Dopo l'installazione lanciamo il programma: si interrompe perché mancano i file necessari di cui sopra, però crea la directory utente nella Home: ~/.d2x-rebirth/.
Linux (AppImage). Per scaricarla
vedere sopra. Le AppImage si usano come i file eseguibili di Windows,
bisogna solo ricordare di dare il permesso di esecuzione al file (click
destro, proprietà, permessi, permesso di esecuzione).
Linux (compilato dai sorgenti). Per scaricare i sorgenti vedere sopra, avremo una versione aggiornata che potremo anche modificare. Negli anni recenti è diventato facile compilare DXX-Rebirth. Vedere l'articolo Il codice sorgente e altre amenità.
Compilare in Windows: certo che si può. Ma è più complicato e dà più grattacapi. Meriterebbe un articolo apposta.
Se non prendiamo provvedimenti la nostra directory principale diventerà presto un groviglio inestricabile e poi sarà sempre peggio. Per salvarci dal caos creiamo le seguenti sotto-directory (alcune dovrebbero già esserci).
- cd.
Ci metteremo la colonna sonora personale, se ci interessa (vedere più
avanti la sezione Effetti sonori e musica).
- data.
Qui mettiamo i 10 file indispensabili e i 3 file delle animazioni
indicati sopra. Qui metteremo anche il file con l'icona di D2 e gli
Add-On (vedere più avanti).
- demos.
Ci mettiamo la demo originale DESCENT2.DEM, se interessa. Qui verranno
salvate le demo che registreremo con il tasto F5. Se abbiamo già delle
vecchie Demo mettiamole qui; la maggior parte dovrebbe funzionare.
- missions.
Metteremo qui file delle missioni aggiuntive Multiplayer (se
interessano), poi Vertigo, Maximum
e le moltissime altre missioni Single Player
disponibili, meglio se in cartelle separate.
- Players.
Se attiveremo l'opzione use_players_dir nel file d2x.ini
(vedere la sezione seguente), qui verranno salvati i due file di ciascun
giocatore (o pilota) e tutti i file Savegame di ciascun
giocatore.
- readme.
Qui va il file REAME.TXT originale, poi ci metteremo i file informativi
che vogliamo conservare.
- screenshot.
Verranno salvate qui le fotografie che scatteremo durante il gioco con
il tasto Print Screen / Stamp.
Ecco un esempio di directory utente in ambiente Linux. Giocando i file aumenteranno di numero, ma senza confondersi.
Se possibile, teniamo separate le versioni diverse, così i file scritti da una versione del programma non verranno sovrascritti da un'altra con risultati imprevedibili. In Windows dovrebbe bastare tenere programmi diversi in cartelle diverse. In Linux definiamo variabili di ambiente che indicano al programma quale directory vogliamo usare (vedere l'Articolo Il codice sorgente e altre amenità).
In Windows o Linux, dovremmo trovare un file d2x.ini nella directory principale di D2X-Rebirth (e D1X-Rebirth). Se dobbiamo mettercelo noi, prendiamolo dal pacchetto che abbiamo installato, non da una installazione precedente o da una versione diversa, perché può cambiare e il programma potrebbe non girare (è già successo).
Questo file è importante, contiene impostazioni che non sono attivabili dal menù interno del gioco (in linea di massima sono le command line options del programma). Per attivare un'opzione basta decommentarla, cioè togliere il punto e virgola che la precede. Vale la pena di provare le seguenti.
- window (per avviare Descent2 entro una finestra).
- noborders (per non visualizzare i bordi della finestra).
Queste due opzioni sono importanti perché non siamo più nel 1996 e i PC moderni sono complicati: possono avere due o tre monitor, adattatori grafici, doppia scheda video e altre diavolerie. In queste condizioni visualizzare Descent a pieno schermo sul monitor che vogliamo può essere difficile. Ricordiamoci che il monitor numero uno (il primo a ricevere il segnale al momento del boot) e il monitor principale (cioè quello impostato come principale nel sistema operativo) possono essere diversi. Descent tende a preferire il monitor numero uno, ma se questo non ci va bene proviamo ad attivare le opzioni -window (e poi -noborders) nel file D2x.ini e impostiamo la risoluzione del monitor che intendiamo usare. Di solito funziona.
- use_players_dir. Attiviamo questa opzione senza esitare. I file di ciascun giocatore (o pilota) e i loro rispettivi file Savegame andranno in una cartella cartella apposita (Players). Così la directory principale resta sgombra. Sarà anche più facile fare i backup dei piloti e dei loro Savegames. Se questo non è chiaro, vedere l'Introduzione alla Guida Single Player.
Giocare a Descent con la sola tastiera è
un po' come suonare una chitarra con due corde.
Con mouse e tastiera va un po' meglio ma
la manovrabilità è scarsa.
Personalmente uso Joystick (JS) a tre assi e tastiera (mano destra sul JS e sinistra sulla tastiera). In più configuro anche il Mouse.
Chi vuol fare sul serio può provare a usare due JS.
Chi vuol fare molto sul serio può aggiungere una pedaliera.
Si potrebbero usare dispositivi HOTAS come quelli dei simulatori di volo e di certi velivoli reali. Personalmente non li trovo adatti soprattutto perché Descent non è un simulatore di volo. La nostra navetta non simula l'aerodinamica, non ci prova neanche. Per la cronaca: HOTAS sta per Hands On Throttle And Stick (pressappoco: con le mani sulla manetta del gas e sulla cloche).
Non sono mai mancati i dispositivi di
controllo alternativi al Joystick, come lo SpaceOrb 360 del 1996. Ora ce
ne sono molti altri, ma il JS rimane il dispositivo di controllo
classico per questo tipo di giochi.
D2 in versione moderna riconosce molti dispositivi di controllo USB,
anche collegati contemporaneamente, e permette di configurarli senza
problemi. In linea di massima funzionano i dispositivi che il sistema
operativo riconosce. Nella figura qui sotto si vedono le finestre del
programmino jstest-gtk con due JS installati sullo stesso
computer (in Linux).
Il JS (a tre assi) deve avere una base stabile, larga e pesante, per poterlo azionare con una sola mano (l'altra va sulla tastiera). Ventose e nastro biadesivo possono aiutare; si potrebbe anche stabilizzare un JS ballerino applicando una lamiera molto spessa alla base.
I JS tendono a rompersi comunque, specialmente se si ha la mano pesante. Non so se vale la pena spenderci troppi soldi.
Joystick (a tre assi) che ho usato nel corso degli anni:
1 - Logitech Extreme 3D Pro
2 - Thrustmaster T16000M FCS
3 - Saitek Cyborg Evo
4 - Microsoft
Sidewinder Precision 2
5 - Microsoft SideWinder 3D Pro.
Il primo è attualmente il mio preferito. Non costa troppo, ha una base stabile, è molto maneggevole. Ne risulta una buona manovrabilità e la mira è abbastanza precisa. Oltre al pulsante di sparo, dispone di altri cinque tasti raggiungibili col pollice (quattro vicino al tasto HAT e uno sullo stick). Però è poco robusto e purtroppo il tasto HAT è particolarmente fragile, sebbene sia possibile ripararlo (vedere l'articolo Riparazione del Joystick). Non è ambidestro. Nel 2023 è ancora facilmente reperibile in commercio.
Il secondo è più robusto e costa qualcosa in più. Purtroppo è poco maneggevole: manovrabilità e mira ne soffrono. La stabilità della base è sufficiente. Oltre al pulsante di sparo, offre solo tre tasti raggiungibili col pollice senza spostare la mano. Più adatto alle mani grandi. Ambidestro. Nel 2023 è facilmente reperibile in commercio.
Il terzo è stabile e robusto ma poco maneggevole. Grazie alle sue molte regolazioni meccaniche si adatta bene a tutte le mani. Ambidestro. Forse si trova ancora su e-bay o presso qualche rivenditore specializzato.
Il quarto aveva una base abbastanza stabile, era maneggevole, però mi sembrava eccessivamente fragile. Alcune riparazioni erano possibili. Forse si trova ancora su e-bay o presso qualche rivenditore specializzato.
L'ultimo era considerato il migliore per Descent ai tempi di Windows 95. Non era particolarmente robusto ma esistevano interi siti web dedicati alle tecniche per ripararlo. Poteva funzionare in modalità analogica o digitale. Si collegava al PC via Gameport, che difficilmente si trova nei PC moderni. Attualmente richiede un adattatore Gameport/USB (per esempio Belkin F3U200-08INCH DB15 8-Inch USB Joystick Adapter for SideWinder). Ma i problemi non saranno finiti, perché Microsoft potrebbe non fornire più i driver dei suoi prodotti. Si dovrà ricorrere allora a software di terze parti; si può provare con WinWiner+vJoy. Non vale la pena, a meno di avere una vera passione per il vecchio Hardware. Si può scaricare il vecchio manuale qui: Sidewinder 3D Pro - Manuale inglese.pdf
Asse 1 (leva avanti/indietro): inclinazione avanti/indietro (beccheggio/pitch)
Asse 2 (leva destra/sinistra):
inclinazione destra/sinistra (rollio/bank)
Asse 3 (rotazione leva): rotazione
(imbardata/yaw)
(Alcuni giocatori scambiano gli assi di rollio e imbardata, dipende
dalle abitudini).
Grilletto: Arma primaria.
Un tasto sotto il tasto HAT (da azionare col pollice): arma secondaria.
Tasto HAT (si manovra con il pollice): controlla la traslazione in otto direzioni: i quattro movimenti principali alto, basso, sinistra, destra, più le quattro combinazioni alto-sx, alto-dx, basso-dx, basso-sx. Questi spostamenti sono importantissimi per manovrare in Descent, specialmente in combinazione con gli altri comandi.
Il tasto HAT è fragile. L'uso intensivo del tasto HAT è una delle cause di guasto più frequente del JS, specialmente in Multiplayer dove il gioco è più nervoso. Nei simulatori di volo di solito si usa saltuariamente il tasto HAT per il POV (Point Of View, punto di vista). In Descent usiamo costantemente il tasto HAT per gli spostamenti; è un abuso che si può evitare passando a una configurazione con due JS o aggiungendo una pedaliera.
Quando non funziona più
una delle quattro combinazioni (o peggio uno dei movimenti principali)
vuol dire che il tasto HAT si sta rompendo. Nelle combinazioni, due
microinterruttori vengono premuti allo stesso tempo: basta una leggera
deformazione e il movimento non funziona più.
In Linux: il programmino jstest-gtk ci aiuta per la calibrazione
e la diagnosi.
In Windows esiste una finestra con due schede, una per la calibrazione e
l'altra per la diagnosi. Per trovarla vedere Control Panel > Devices
and Printers > [Nome del JS] > Click Destro > Game Controller
Settings > Properties (nelle versioni recenti di Windows, ma potrebbe
cambiare).
Per rimandare l'acquisto di un nuovo JS si può tentare la riparazione fai-da-te; meglio se abbiamo un JS di scorta da usare durante la riparazione del primo (vedere l'articolo Riparazione del Joystick).
Una nota sul GRIP (la presa). Qualcuno infilava sul pollice destro un ditale di gomma ricavato da un guanto da cucina, allo scopo di migliorare la presa sul tasto HAT. Questo trucco serviva nelle lunghe sessioni Multiplayer, in Single Player è esagerato.
Opzionali. Se il JS dispone di
altri tasti azionabili col pollice (vicino al tasto HAT o sul manico) si
possono collegare al Flare, al Faro Anteriore (Headlight), al cambio
dell'arma primaria o secondaria. Però devono essere azionabili anche
dalla tastiera per non sovraccaricare la mano destra.
L'asse di accelerazione (throttle) e i tasti del JS accessibili con la mano sinistra non si usano: la mano sinistra sta sulla tastiera (o sul secondo JS).
Regolazione e calibrazione. Il
menu delle versioni recenti di D2 offre molte possibilità di regolazione
del JS. Alla voce OPTIONS / CONTROLS / JOYSTICK CALIBRATION troviamo la
regolazione di sensibilità, linearità, velocità, zona morta (su ognuno
degli assi). Vale la pena di darci un'occhiata e usarli quando serve.
Invece non esiste più l'opzione CALIBRATE JOYSTICK. Windows offre
un'apposita finestra di configurazione. In Linux il programmino jstest-gtk
ci aiuta anche per la calibrazione del JS.
Proviamo a ricalibrare il JS prima di ripararlo o sostituirlo (vedere
l'articolo Riparazione del Joystick).
Configuriamo anche il mouse perché è più preciso del JS: lo useremo per i tiri a distanza col Gauss Cannon e per indirizzare i missili Guided sul bersaglio.
Con le versioni moderne di D2 possiamo usare subito il Joystick insieme al mouse. D2 originale richiedeva programmi aggiuntivi e qualche sforzo.
Pulsante sinistro: fuoco arma primaria.
Pulsante destro: fuoco arma secondaria (missili).
Pulsante centrale: Flare (così potremo aprire le porte senza usare la tastiera).
Assi X e Y: rotazioni della navetta (per prendere la mira).
Se il mouse dispone di altri tasti, usiamoli per la traslazione laterale: potremo fare un circle strafing elementare con il mouse senza passare al JS.
Le opzioni di configurazione si trovano nel menu: Options/Controls/Keyboard. Anche in D2 originale ogni comando si può collegare a due tasti, funzionano entrambi. I comandi seguenti sono configurabili a piacimento.
La configurazione predefinita della tastiera va perfezionata attentamente per avere sempre sottomano i comandi più importanti... questo è un bell'esempio di eufemismo. La configurazione predefinita della tastiera fa schifo. Dopo aver configurato i comandi ricordiamoci di cancellare le impostazioni predefinite per il secondo tasto, così eviteremo di azionare i comandi per errore.
Proviamo ad appoggiare le cinque dita
della mano sinistra (rilassata e semiaperta) sulla parte sinistra della
tastiera: questa è una combinazione abbastanza naturale.
Q, W, D: azionano rispettivamente
Afterburner, Avanti, Indietro (con l'anulare, il medio e l'indice della
mano sinistra). L'Afterburner funziona solo se abbiamo il potenziamento
Afterburner. Ricordiamoci che in D1 l'Afterburner non esiste, mentre in
Descent 3 è sempre disponibile. Premendo i tasti Avanti e Indietro allo
stesso tempo la navetta si ferma (non importa in che ordine li abbiamo
premuti).
CapsLock e Barra: cambio
arma primaria e secondaria (con il mignolo e il pollice). Però forse è
preferibile cambiare arma direttamente con i tasti numerici posti in
alto sulla tastiera. In questo caso questi due tasti possono prendere le
funzioni di due dei tasti seguenti.
F o SHIFT sinistro: flare.
C: rilascio bombe (Proximity Bomb o
Smart Bomb).
B: commutazione tra Proximity Bomb e Smart Bomb.
R: vista posteriore. Pressione breve: vista posteriore fissa. Seconda pressione breve: torna la vista normale. Pressione lunga (circa mezzo secondo o più): vista posteriore temporanea, rilasciando il tasto torna la vista normale. Utile per guardarsi alle spalle specialmente in D1, dove non esiste il retrovisore.
TAB: Automap (la mappa del livello).
H: faro anteriore.
T: Convertitore energia ->
schermo.