Riparare il Joystick
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Riparazione del Joystick

di Anima Prava (2024)


Indice.
  Quale Joystick ripariamo.
  Prima di riparare, calibriamo.
  Quali guasti ripariamo.
  Smontaggio dello stick.
  Smontaggio della scheda HAT.
  Smontaggio del tasto HAT.
  Riparazione del tasto HAT.
  Collaudo.
  Rimontaggio.
  Conclusione e note legali.





Quale Joystick ripariamo.

Qui ci occupiamo del Joystick Logitech Extreme 3D Pro, che è tra quelli presentati nell'articolo Descent II su un PC moderno. È stabile e maneggevole, ha sei pulsanti comodi da azionare sullo stick, il prezzo è abbastanza accessibile. È meglio averne uno di scorta per giocare mentre l'altro è in riparazione.

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Ormai è sulla piazza da oltre due decadi, essendo disponibile al pubblico dal 30 Agosto 2003 (al prezzo consigliato di 40 USD, all'epoca).

Il Joystick Logitech Extreme 3D Pro è dotato di interfaccia USB, come i modelli Logitech WingMan Force (1998), Wingman Attack 2 (2001), WingMan Force 3D (2001), Wingman Attack 3 (2002).

I precedenti modelli Logitech WingMan Warrior (1997), WingMan Extreme Digital (1997), WingMan Extreme Digital 3D (2000) erano dotati di interfaccia Game Port digitale.

I modelli Logitech più vecchi erano dotati di interfaccia Game Port analogica: WingMan (1996), WingMan Extreme (1996), WingMan Attack (1998).

Fonte e approfondimenti: DOS Days.





Prima di riparare, calibriamo.

Non bisogna avere fretta di dichiarare guasto un JS. Prima proviamole tutte.

- Quando il JS fa le bizze proviamo a staccare e ricollegare la spina USB, poi a chiudere e riavviare Descent, poi a riavviare il computer (specialmente in Windows).

- A volte questo non basta. La navetta continua a ruotare anche quando lo stick è in posizione centrale. Allora proviamo a ricalibrare il JS.

- Il menu di D2 originale (versione DOS) offriva l'opzione CALIBRATE JOYSTICK, ma le versioni moderne no. In Windows esiste un'apposita finestra di configurazione. In Linux il programmino jstest-gtk ci aiuta anche per la calibrazione del JS.

- Durante la calibrazione di un JS a tre assi bisogna muovere tutt'e tre gli assi. Non dimentichiamo la rotazione dello stick.

- Se rimane una piccola rotazione residua anche dopo la calibrazione, priviamo con l'opzione JOYSTICK DEADZONE (menu OPTIONS > CONTROLS > JOYSTICK CALIBRATION).

- Dopo qualche settimana di uso intensivo è probabile che il JS vada ricalibrato (si usura).

- Quando cambiamo JS è normale eseguire una calibrazione.







Quali guasti ripariamo.

Se giochiamo a Descent con JS e tastiera, i malfunzionamenti del tasto HAT sono i guasti di gran lunga più frequenti per questo tipo di JS (e anche per altri). Ricordiamo che nei simulatori di volo il tasto HAT serve per il POV (Point of View), mentre in Descent ne facciamo un uso estremo (movimenti di traslazione incessanti e molto bruschi).

Per ora proviamo a riparare solo questo tipo di guasti, basterà a prolungare moltissimo la durata del JS.

Tra gli altri guasti tipici ma meno frequenti (che qui non trattiamo) troviamo il malfunzionamento di uno (o più) dei pulsanti e di uno (o più) dei tre assi di rotazione.

Nella figura seguente vediamo il tasto HAT con gli otto spostamenti che controlla.
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Apriamo l'applicazione che usiamo per calibrare il JS e controllarne il funzionamento (nella figura seguente vediamo l'apposita finestra in Windows).

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Quando il JS funziona regolarmente, se muoviamo il tasto HAT in cerchio dovremmo vedere attivarsi gli spostamenti in tutte le otto direzioni, come nel video seguente (programma jstest-gtk in Linux).




Quando il tasto HAT comincia a fare cilecca diventa impossibile azionare lo spostamento in una o più direzioni. Nel video seguente mancano gli spostamenti in basso a sinistra e in basso a destra. Il perno del tasto HAT non riesce a raggiungere contemporaneamente le coppie di microinterruttori interessati. Più avanti scopriremo perché questo succede e come rimediare al problema.




C'è un altro tipo di malfunzionamento, meno frequente, quando il tasto HAT non torna sempre in posizione centrale e tende invece a incastrarsi, per esempio a destra. Il movimento corrispondente (per esempio verso destra) rimane azionato senza volerlo.

Per curiosità vediamo nella figura seguente la riparazione di un Joystick Microsoft Sidewinder Precision 2  (oggi difficile da trovare). Con l'uso, i quattro micro-interruttori si piegavano all'indietro finché il perno del tasto HAT non riusciva più a raggiungerli. Si rimediava avvolgendo un anello di filo di rame nudo attorno ai micro-interruttori, con un punto di saldatura per non farlo scivolare. Poi si torceva il filo per serrare l'anello. Il trucco funzionava e dava nuova vita al JS. Questo trucco però non serve a molto con il JS che stiamo trattando.

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La figura risale al 2001 e viene dall'ottimo sito web di 1Tech, che oggi non esiste più.





Smontare lo stick.

Per riparare il JS bisogna saperlo smontare e soprattutto rimontare senza fare danni. Qui vedremo come smontare solo lo stick, non la base. Con un po' di pratica è un lavoro che richiede pochi minuti.

Avvertenza: tentiamo la prima riparazione solo su un JS che altrimenti andremmo ad eliminare. Se possiamo riutilizzarlo in qualche altro modo non conviene manometterlo. Non c'è garanzia di successo, anzi, potremmo distruggere definitivamente il JS.

Bastano pochi attrezzi: qualche cacciavite piatto e cacciavite a croce di dimensioni assortite, un paio di oggetti appuntiti. La pinzetta non è indispensabile ma può tornare utile. Possono tornare utili del nastro adesivo di carta e un bicchierino dove mettere le viti per non perderle. Soprattutto occorrono un ampio piano di lavoro ben sgombro, buona illuminazione e buona vista (o un paio di occhiali per vedere da vicino). Occorre anche tanta, ma tanta, delicatezza: il JS è di plastica, non di metallo: si rompe!

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Cominciamo a svitare e rimuovere queste cinque viti. Le due viti in basso sono nascoste dal manicotto di gomma che nella figura seguente è stato abbassato. Attenzione: la vite in alto è più piccola delle altre, cerchiamo di non confonderla. Una volta rimosse, mettiamole in un recipiente per non perderle.


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Lo stick si divide in due parti in senso verticale sganciando la linguetta ad incastro (in basso a sinistra nella figura). Se ci dimentichiamo di sganciarla probabilmente si romperà.

Adesso ci vuole mano ferma e delicatezza. Cerchiamo di rimuovere la metà sinistra dello stick, mantenendo in posizione la metà destra, che fisseremo con un pezzetto di nastro adesivo di carta allo stelo centrale, come si vede nella figura seguente. In questo modo eviteremo di dover rimontare la molla a spirale che agisce sulla parte destra. Se non ci riusciamo poco male, vedremo più avanti come rimontare la molla.

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Incastriamo il gruppo che contiene il tasto HAT nella parte destra dello stick e togliamo di mezzo la parte sinistra.

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Già che ci siamo, approfittiamone per fissare con una piccolissima goccia di Attack (adesivo cianoacrilico) il perno del pulsante posto sulla parte sinistra dello stick, così semplificheremo il rimontaggio. Vedere la figura seguente.

Attenzione: teniamo lontana la scheda elettronica dalla parte che stiamo incollando! I vapori di cianoacrilato possono danneggiare i componenti elettromeccanici, specialmente i micro-interruttori.

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Se nelle operazioni precedenti dovesse staccarsi il pulsante di sparo (grilletto) poco male. Lo infiliamo delicatamente sul suo perno, rimettiamo in posizione la sua piccola molla e lo azioniamo per controllare che si muova nel modo che ci aspettiamo.


Nella figura seguente ho rimosso entrambe le metà dello stick, per chiarezza. Potremmo già procedere alla riparazione, saltando alla parte Smontaggio del tasto HAT. La sezione che segue, Smontaggio della scheda, è facoltativa.

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Smontaggio della scheda HAT (facoltativo).

Scolleghiamo i cavetti che vanno alla scheda del tasto HAT.

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Facciamo attenzione a non danneggiare le due piccole spine multipolari; possiamo aiutarci con un oggetto appuntito. Quando le rimonteremo faremo attenzione alle guide che impediscono di infilarle al contrario: basta non forzare e il gioco è fatto.

Adesso possiamo vedere bene il funzionamento del tasto HAT. Il perno del tasto HAT è fissato con una vite al suo cesto di supporto e agisce sui quattro micro-interruttori arancioni. Il tasto HAT non ruota perché la sua sede nel cestello di supporto è quadrata. Anche questi componenti meccanici sono di plastica e vanno trattati con delicatezza.

Per smontare la scheda allentiamo e rimuoviamo le tre viti evidenziate nella figura che segue.

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Già che ci siamo, approfittiamone per fissare con tre piccolissime goccie di Attack (adesivo cianoacrilico) i perni dei pulsanti, così semplificheremo il rimontaggio. Vedere la figura sopra. Attenzione: teniamo lontana dalla scheda elettronica la parte che stiamo incollando! I vapori di cianoacrilato danneggiano i componenti elettromeccanici.

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Questa è la scheda (figura seguente). Ingrandiamo la figura e osserviamo che i micro-interruttori arancioni sono sporchi di nero: è la plastica del tasto HAT che si consuma con l'uso e si deposita lì.

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Smontaggio del tasto HAT.

Per smontare il tasto HAT dal suo cestello di supporto, allentiamo e rimuoviamo la sua vite di fissaggio. Attenzione: afferrare e tenere fermo il tasto HAT con l'altra mano mentre si svita! In caso contrario la torsione provocata dal cacciavite può rompere la sede quadrata del cestello di plastica. A maggior ragione bisognerà tenere fermo il tasto HAT quando andremo a serrare di nuovo la vite per rimontarlo.

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Questa vite è diversa dalle altre. Cerchiamo di non perderla e di non confonderla con le altre.

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Questo è il tasto HAT, e finalmente vediamo il problema. Le creste del profilo scanalato conico non agiscono bene sui micro-interruttori perché sono consumate. Nelle figure seguenti confrontiamo un tasto HAT nuovo con uno usato.

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Se avessimo un tasto HAT di ricambio potremmo sostituirlo, ma purtroppo questi ricambi non sembrano disponibili. Però qualcuno di noi li sta ancora cercando.





Riparazione del tasto HAT.

Ricostruiremo il profilo scanalato con una tecnica usata dagli appassionati di modellismo. Sfrutteremo il fatto che aggiungendo del bicarbonato di sodio al cianoacrilato si ottiene una miscela molto resistente.

Ecco cosa ci occorre: adesivo cianoacrilico (Attack, Locktite, supercolla, chiamatelo come volete). Poi del bicarbonato di sodio, un pennellino, della tela smeriglio fine (grana 150-300), un ago, qualche cacciavite.

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Di solito tutti hanno un po' di adesivo cianoacrilico in casa, ma se dobbiamo comprarlo diamo la preferenza alla colla 401, un prodotto cinese che costa meno e si conserva meglio.

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L'indurimento degli adesivi cianoacrilici è innescato dall'umidità: una volta aperto, è meglio conservare il barattolo all'asciutto (meglio ancora in una scatola con del gel di silice). Dopo due minuti o anche meno i pezzi incollati si possono maneggiare, dopo un'ora circa si ha l'indurimento parziale, ma occorrono da 8 a 24 ore per ottenere la resistenza massima.    

Attenzione: gli adesivi cianoacrilici sono pericolosi
. Causano irritazione cutanea, irritazione alle vie respiratorie, grave irritazione oculare (indossiamo occhiali protettivi e lavoriamo in un locale ventilato). È meglio avere a portata di mano dell'acetone per sciogliere la colla nel caso che due dita si incollino tra loro. I vapori di cianoacrilato possono mettere fuori uso i micro-interruttori, per cui teniamo le schede elettroniche lontano dalle parti trattate col cianoacrilato.

Il bicarbonato di sodio "per uso alimentare" invece non è pericoloso: qualcuno lo usa per fare i dolci, qualcuno ne prende mezzo cucchiaino ogni tanto contro l'acidità di stomaco, qualcuno lo usa come deodorante. La sua formula chimica è NaHCO3. In inglese si chiama Sodium bicarbonate, baking soda, bicarbonate of soda.
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Facciamo girare nel frullatore qualche cucchiaio di bicarbonato per un minuto o due. Otterremo così una grana più fine e più uniforme. Poi lo conserveremo in un barattolino di vetro dotato di un tappo.

Iniziamo la ricostruzione. Applichiamo una piccolissima goccia di colla cianoacrilica sulla parte usurata della cresta del profilo scanalato (figura seguente). Attenzione: non facciamolo cadere sui fianchi perché faremo fatica a toglierlo.

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Versiamo del bicarbonato su un foglio di carta. Con delicatezza, spargiamo sull'adesivo una bella spolverata di bicarbonato. Dopo una decina di secondi immergiamo il pezzo nel bicarbonato. Dopo qualche minuto togliamo il bicarbonato in eccesso con il pennellino. Ripetiamo il procedimento sulla cresta successiva, e poi sulle altre. Alla fine ci troveremo con qualcosa del genere (figura seguente).

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L'aspetto non è dei migliori, ma lasciamo seccare per un'ora circa  poi usiamo della tela smeriglio fine per far diventare le creste lisce e regolari.

Se un po' di colla è caduta nelle gole del profilo potremo eliminarla con un ago e un cacciavite piccolo. Nei casi più gravi e disperati proviamo a ripassare le gole con un piccolo trapano da modellisti (tipo Dremel) e la punta per fresare.

Otterremo qualcosa del genere (figura seguente). Le creste sono ancora un pochino "grasse" ma proviamo a collaudarlo così. Brutto a vedersi ma funziona, che è quello che ci interessa.
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Un altro problema meno frequente è il seguente. Spingendo (delicatamente) il tasto HAT, dovrebbe finire a raso nella sua sede quadrata (figura a sinistra). Se sporge (figura a destra) vuol dire che abbiamo a che fare con un altro tipo di usura.
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Succede che a forza di premere sul tasto HAT, il suo perno si consuma anche nei punti indicati in rosso nella figura seguente. Venendo a mancare lo spallamento, il tasto HAT entra eccessivamente nella sua sede.
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Se l'usura è poca non succede niente, ma se è troppa il tasto HAT non torna in posizione centrale. Tende a incastrarsi (per esempio a destra) e il movimento corrispondente (verso destra) resta azionato.

Anche in questo caso possiamo rimediare con un'operazione di ricostruzione (figura seguente).
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Qualche passata delicata con una lima piccola servirà a ridare al nostro perno la sua forma a gradino originale.

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Controlliamo l'esito del lavoro: spingendo delicatamente il tasto HAT nella sua sede dovrebbe andare a raso, o quasi.

È il momento di rimontare il tasto HAT nella sua sede quadrata e fissarlo con la sua vite.
Attenzione: afferrare e tenere fermo il tasto HAT con l'altra mano mentre si avvita!
In caso contrario la torsione provocata dal cacciavite può rompere il cestello di plastica.





Collaudo.

Avvertenza: l'adesivo cianoacrilico indurisce parzialmente in un'ora circa, sufficiente per eseguire il collaudo e rimontare il JS (se il collaudo ha successo). Ma la piena resistenza si raggiunge dopo 8-24 ore, quindi aspettiamo un giorno prima di usare davvero il JS.

Portiamoci nella condizione della figura seguente (meglio ancora se siamo riusciti a tenere in posizione la metà destra del JS).

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Colleghiamo il cavo USB, accendiamo il PC e controlliamo il funzionamento del JS con l'apposito programma. Se siamo fortunati il tasto HAT funzionerà al primo colpo. In caso contrario è facile smontare il tasto e dare qualche ritocco al profilo scanalato per "smagrire" le creste, poi proveremo di nuovo.

Avvertenza: quando colleghiamo il cavo USB, l'elettronica sarà alimentata mentre il JS è ancora aperto con i componenti esposti. Teniamo lontani cacciaviti e oggetti metallici, potremmo causare un corto circuito e rovinare il JS.





Rimontaggio.

Per rimontare il JS, eseguiremo in ordine inverso le operazioni di smontaggio.

Però se non siamo riusciti a tenere in sede la metà destra del JS dovremo fare i conti con la molla che agisce sull'asse di rotazione verticale del JS. Guardiamo la figura seguente. La molla deve trovarsi nella posizione indicata. Se è uscita dalla sua sede dobbiamo rimettercela. Per farlo, prendiamo tra pollice e indice le due estremità sporgenti della molla, poi ruotiamo le dita in senso orario in modo da tenderla, poi la abbassiamo e infiliamo le estremità sporgenti negli spacchi visibili nella figura seguente. Non è difficile.

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Nella figura seguente si vedono le due sedi che si trovano nella metà destra dello stick, dove dobbiamo infilare le due estremità sporgenti della molla. Dopo aver montato la metà destra dello stick, ruotandola dovremmo sentire il ritorno elastico della molla che la riporta in posizione centrale.

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A questo punto montiamo la metà sinistra dello stick, facendo scattare la linguetta inferiore.

Quando inseriamo le cinque viti che chiudono lo stick, ricordiamoci che la vite in alto è più piccola delle altre.

Evitiamo di serrare una vite alla volta. Per distribuire meglio gli sforzi sulle parti di plastica facciamo così: prima puntiamo tutte le viti ma senza serrarle; poi serriamole tutte leggermente; poi tutte completamente. Ma non serriamole troppo! Le sedi delle viti sono di plastica e si rovinano.

Se serriamo troppo una vite, al punto che la sua sede si rovina e non tiene più, possiamo ripararla smontando lo stick e mettendo una piccola goccia di adesivo cianoacrilico nella sede rovinata. Poi aspettiamo un'ora e riproviamo.
 
Avvertenze particolari.
- Bisogna stare attenti a non schiacciare i cavi e agire sempre con delicatezza.
- Se le due metà dello stick non combaciano bene vuol dire che qualcosa non va, è meglio ripetere il montaggio.
- Dopo il montaggio colleghiamo il JS e controlliamo di nuovo il suo funzionamento; se qualcosa non va smontiamolo e rimontiamolo. A volte un piccolo errore di posizione o una tensione eccessiva sulle parti di plastica provocano anomalie di funzionamento.




Conclusione.

Guardando questi componenti meccanici di plastica mi viene da pensare: "Che bello se il tasto HAT fosse di metallo, anche una lega di alluminio economica andrebbe bene. Ma mi accontenterei di poter acquistare i pezzi di ricambio".

"Good luck, Material Defender. Dravis out".




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